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Il mio gatto vomita, cosa devo fare?
10 Ottobre, 2019

Dei disturbi più comuni che possono affliggere i gatti di casa, il vomito è sicuramente uno dei più comuni e frequenti. Se il vostro gatto mangia e vomita, dovete essere in grado di capire se si tratti di una situazione non allarmante o se invece dovete rivolgervi al vostro veterinario per capirne le cause.

Vomito o rigurgito del gatto, le differenze

La prima cosa da imparare, è riconoscere la differenza tra un rigurgito e invece il vomito vero e proprio, ad esempio.

L'emesi nei felini è, come negli umani, preceduto da conati e spesso da lamenti. Quando il gatto vomita, il materiale espulso è già parzialmente digerito dai succhi gastrici. 

Nel rigurgito invece, il gatto espelle dalla bocca del muco o cibo non ancora digerito, perché non è arrivato allo stomaco. In questo caso quindi parliamo di una disfunzione del tratto esofageo, che può dipendere da vari motivi:

  • Presenza di lesioni

  • Un'ostruzione dell'esofago

  • Infiammazione dell'area per patologie

Se notate che il gatto ha spesso dei rigurgiti, è preferibile vi rivolgiate ad un veterinario per accertamenti ed esami specifici. 

Cause del vomito nei gatti

Quando non serve preoccuparsi

Il gatto, per sua natura, vomita spesso. Questo perché con la toelettatura, leccandosi, ingerisce molto pelo, che deve essere espulso naturalmente, per evitare blocchi intestinali. Di conseguenza, il sistema digerente dei felini di casa ha un meccanismo difensivo, che è proprio l'espulsione degli accumuli di pelo attraverso il vomito.

A chiunque abbia un gatto sarà capitato di vedere il piccoletto mettersi in un angolo e, dopo conati che sembravano gravissimi, ritrovarsi un ricordino peloso sul pavimento e un micio perfettamente in forma che si allontana soddisfatto del proprio operato.

Un altro caso che non deve preoccupare, se sporadico, è il gatto che vomita cibo subito dopo aver mangiato. Questo può succedere se il felino ha mangiato con troppa foga, soprattutto il cibo secco, e di conseguenza lo espelle direttamente.

Quando dovete preoccuparvi

Ci sono però altri motivi che possono causare l'emesi nei gatti, non altrettanto innocui. Se gli episodi di vomito si sono ripetuti frequentemente negli ultimi giorni, verificate e state attenti ai sintomi:

  • Il gatto vomita sangue

  • Diarrea

  • Inappetenza

  • Se si lamenta quando gli toccate l'addome

Ognuno di questi è un segnale che qualcosa non va e serve andare tempestivamente da un veterinario per capirne le cause e trovare una soluzione.

Il vomito allora può essere il campanello d'allarme per infezioni o parassiti intestinaliintolleranze alimentari o di ingestione di sostanze chimiche o veleni. Anche alcune malattie possono avere come conseguenza il vomito: insufficienza renale o epaticapancreatite o tumori del tratto gastro-intestinale.

Gatto che vomita: cosa fare

Se il vomito è occasionale, dovuto all'ingestione di erba o corpi estranei, oppure se dipende dall'espulsione del bolo di pelo, non servono particolari accortezze. In questo caso si tratta, come dicevamo, di un meccanismo di difesa del corpo dell'animale, che utilizza l'emesi per liberarsi. Potrete notare un'immediata ripresa della salute del gatto non appena eliminato ciò che lo animale.

Un aiuto semplice potrebbe essere quello di tenere in casa un piccolo vaso di erba gatta, che servirà proprio per facilitare naturalmente il processo. In alternativa esistono delle apposite "paste remover", a base di ingredienti naturali come malto, vaselina e olii, da somministrare al vostro amico quattro zampe. Serviranno a regolarizzare il transito intestinale e a semplificare l'espulsione dei boli, evitandone l'accumulo.

Quando però il vomito o il rigurgito sono frequenti, associati, come dicevamo, a sangue, schiuma dalla bocca o altre manifestazioni anomale, la cosa migliore è portare il vostro gatto dal veterinario.

Evitate i rimedi fai da te, farmaci o cibi che potrebbero peggiorare la situazione. Cercate di mantenere il gatto a digiuno e senza acqua per le due ore successive all'episodio di vomito, per vedere come reagisce, se non avete la possibilità di recarvi d'urgenza dal veterinario o al PS per animali.

Una volta che il medico avrà effettuato le verifiche necessarie e impostata una cura, cercate di attenervi scrupolosamente alle indicazioni.

Cosa evitare per mantenere in salute il vostro gatto

In certi casi, sebbene involontariamente, siamo noi umani a causare problemi ai nostri animali domestici. Li consideriamo talmente parte della famiglia, da non capire che il loro fisico e il nostro non sono simili in tutto, specialmente quando parliamo di alimentazione.

È fondamentale evitare i cibi tossici, come spezie, caffé,  uvetta, i salumi, cioccolato, aglio e cipolla. Anche i fritti e i cibi molto grassi andrebbero evitati, perché difficilmente digeribili. Sarebbe buona norma insomma somministrare solo alimenti adatti e pensati per gli animali.

Per chi ha piante in casa o vasi su balconi e terrazzi, meglio tenerli fuori dalla portata del gatto. Ovviamente non è così semplice, data la proverbiale agilità dei piccoli felini. In alternativa, informatevi su quali sono le piante e i fiori che possono contenere sostanze tossiche, ed evitate di comprarli.

Stesso discorso per detersivi, prodotti per la pulizia, insetticidi: non lasciateli in luoghi accessibili, ma riponeteli sempre in armadietti o ripostigli in cui il gatto non possa avere accesso.

Importante anche una buona prevenzione e periodici controlli dal veterinario, che vi permetteranno di avere un gatto sempre sano e contento.

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